Protesti in calo in Italia, ma i protestati sono ormai un esercito
Gli ultimi dati disponibili, quelli che fanno riferimento al 2017, attestano un vero e proprio crollo dei protesti in Italia, che sono stati solo 513.000, per un controvalore di 829 milioni di euro. Un dato che può sembrare elevato, ma che costituisce una clamorosa inversione di tendenza rispetto a quanto accaduto due anni prima, quando cambiali e assegni non pagati avevano oltrepassato la quota di 1,3 miliardi di euro.
Resta però molto grave la situazione relativa al numero dei protestati, che rappresentano una platea vastissima, ponendo un notevole problema non solo al settore creditizio, ma anche all’economia italiana. Chi ha infatti riportato un protesto, rischia di finire ai margini della vita economica e non può accedere ai finanziamenti, trovando di conseguenza notevoli difficoltà nel sostenere la sua attitudine al consumo. Se si somma il numero dei protestati con quello dei cattivi pagatori e di chi non può dare adeguate garanzie alle banche, esce fuori un dato abnorme, con soltanto una parte minoritaria della popolazione adulta italiana in grado di rapportarsi senza problemi con il settore creditizio.
Prestiti per protestati: un mercato complicato
Come è ormai noto, chi è protestato non viene automaticamente espulso dal sistema creditizio, ma si ritrova a dover scontare la sua nomea con la giustificata diffidenza delle banche e finanziarie cui si rivolge. In un momento storico in cui il sistema è gravato da decine di miliardi di crediti che non possono essere recuperati se non in minima parte, il protestato viene praticamente ignorato da interlocutori che non intendono peggiorare una situazione già precaria.
Non resta quindi che cercare strade le quali possono però rivelarsi estremamente tortuose. I prestiti ai protestati, infatti, rappresentano prodotti di scarsa qualità, in cui il coltello dalla parte del manico è detenuto da chi presta. Le finanziarie che operano in questo particolare comparto sono perciò solite chiedere garanzie alternative in grado di rassicurarle e praticare tassi di interesse estremamente elevati. Proprio per questo prima di firmare un contratto sarebbe il caso di informarsi presso i siti online dedicati al tema, partendo da guidaprestitiprotestati.it, ove sono presenti notizie e suggerimenti in grado di disegnare un percorso più agevole per i consumatori.